Secondo disco per i greci Lightfold e, se la scena ellenica è cresciuta a dismusura negli ultimi anni, bisogna tener conto anche di questi ragazzi che scelgono di percorrere la strada complessa del concept album con questo “Deathwalkers” che tratta temi come la vita e la morte ed il significato dell’esistenza.
Si apre con rumori di un incidente automobilistico nell’intro “Death As A Beginning” che ci riporta a quel capolavoro di “Mercy Fall” degli svedesi Seventh Wonder. Ma questi ragazzi greci presentano un sound molto particolare, dove il progressive si adagia su una base più power/heavy, diciamo alla Fates Warning, ma con un forte impatto sinfonico ed operistico. Niente passaggi intricati quindi, ma un disco più immediato e anche i brani si aggirano sempre attorno ai cinque minuti di durata. Inoltre un punto importante di questo lavoro è la presenza della voce femminile di Margarita Papadimitriou che a volte si muove su note liriche ed, insieme ad evidenti inserti sinfonici, dona epicità a queste songs. “Deathwalkers” è un disco che si lascia ascoltare molto bene ma che, allo stesso tempo, fatica a venire fuori di prepotenza con dei pezzi davvero notevoli capaci di colpire. Tra i migliori possiamo sicuramente citare “Angel Of The Earth”, che racchiude tutti gli elementi del sound targato Lightfold, o “The Battle”, più progressiva e dinamica.
“Deathwalkers” è un lavoro coraggioso che va un po’ al di fuori dei soliti schemi e che necessita alcuni ascolti per essere compreso pienamente. Onore ai Lightfold che dimostrano buona intraprendenza ed interessanti capacità che ci fanno essere ottimisti per il loro futuro.
3,5/5
by Federico Orano
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